Per la Valorizzazione eneRgEtiCa di materiali residuali prOVEnienti dall’industRia agroalimentare attraverso sYngas da gassificazione.
Una delle maggiori criticità del ciclo integrato delle acque è rappresentata dallo smaltimento dei reflui di processo come i fanghi di depurazione.
Con il progetto RECOVERY vogliamo sviluppare un modello innovativo di economia circolare per il settore agroindustriale, per superare le criticità ancora irrisolte legate allo smaltimento di fanghi di depurazione, digestato e materiali putrescibili di supero e di trasformare la filiera dei trattamenti in un ciclo integrato e interconnesso sostenibile, sicuro e virtuoso.
L’obiettivo è rendere in tal modo la fase di depurazione un’opportunità di recupero di biomasse residuali, non più viste come rifiuti, ma come fonte di materiali ed energia alla fine di un processo di “end-of-waste”.
La gestione della filiera dei trattamenti depurativi, attraverso la trasformazione dell’attuale rifiuto in biomassa da valorizzare, può essere conseguita mediante l’integrazione all’interno del processo di un innovativo impianto in grado, previo pretrattamento, di trasformare i materiali residuali, come i fanghi di depurazione esausti, in gas di sintesi (syngas) idonei ad alimentare un motore alternativo a combustione interna in assetto cogenerativo, e là dove possibile, valorizzarne ulteriormente le ceneri di scarto del processo di gassificazione.
L’obiettivo è fornire risultati rapidamente fruibili per la generazione di energia in quei processi industriali e nei servizi che necessariamente implicano il rilascio di tali materiali, proponendo un approccio declinato su più livelli, in grado di rispondere ad esigenze diversificate di autoconsumo elettrico per ridurre il carico sul sistema energetico nazionale.
Il progetto si articolerà sullo sviluppo di tecnologie di processo essenziali per la transizione energetica, che abbracciano sia gli impianti industriali per le produzioni agroalimentari, sia il settore della depurazione delle acque reflue, con l’obiettivo di produrre configurazioni impiantistiche CO2 neutrali in grado di assicurare continuità dell’autoproduzione e dell’autoconsumo di energia elettrica.
Il progetto RECOVERY nasce dalla collaborazione tra:
Per quanto concerne la realizzazione di un innovativo sistema di essiccamento, la CMD S.p.A. si avvarrà della consulenza della Società Aqua Consult “Trattamento Acque” S.r.l., che ha una lunga esperienza nel campo della depurazione delle acque reflue e dell’impiantistica connessa all’essiccamento di fanghi.
Le innovazioni proposte dal progetto consentiranno l’utilizzo di scarti complessi da gestire, come i fanghi o i digestati esausti per un efficientamento energetico in tutte quelle installazioni, che potrebbero così usufruire di energia autoprodotta, indirizzando contestualmente l’evoluzione della gestione di questa tipologia di scarti verso una sempre maggiore sostenibilità.
Il punto di partenza della tecnologia da cui si intende sviluppare il sistema di innovazioni descritto è il micro-cogeneratore CMD ECO20x alimentato a biomassa residuale, basato sull’accoppiamento tra un gassificatore di tipo downdraft e un motore a combustione interna, ottimizzato per un maggiore range di materiali nell’ambito del progetto PROMETEO.
RECOVERY è anche collegato al progetto GREEN FARM, mirato ad un uso razionale dell’energia in agricoltura, mediante valorizzazione di risorse residuali agricole disponibili.